Dati Istat: povertà assoluta minorile in aumento
Lorenzo Pallini per Save the Children
In Italia, sono le bambine, i bambini e gli adolescenti ad essere maggiormente colpiti dalla povertà. Lo dimostrano gli ultimi dati diffusi dall’Istat, in cui evidenziano un alto tasso di povertà assoluta minorile, che si presta ad essere il più alto dal 2014.
La povertà in Italia che si ripercuote su bambini e giovani, è una grave ingiustizia: incide sui loro percorsi educativi e di crescita, mettendo a rischio le loro opportunità e penalizzando le aspettative per il futuro.
Povertà assoluta minorile: i dati in aumento
I dati diffusi dall’Istat dimostrano che la povertà assoluta minorile è in aumento continuo: sono infatti 1,29 milioni i minori in povertà assoluta, ovvero il 13,8% del totale rispetto al 9,7% della popolazione totale.
Ecco alcuni dati principali sulla povertà assoluta, le disuguaglianze sociali e territoriali:
L’incidenza della povertà minorile è più bassa al Nord (12,9%) e massima nel Mezzogiorno (15,9%), mentre al Centro si attesta al 13,1%.
I valori massimi si registrano per i minori tra i 4 e i 6 anni (14,8%) e tra i 7 e i 13 (14,5%), ma sono più alti della media della popolazione anche nella fascia 0-3 anni (13,4%) e in quella tra i 14 e i 17 anni (12,7%).
Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748mila (il 12,4%). Tra le più colpite quelle con 3 o più figli minori (18,8%) e quelle monogenitoriali (14,8%).
Le famiglie straniere con minori sono quelle che hanno visto peggiorare maggiormente la loro situazione rispetto al 2022:
Tra le famiglie con minori composte da soli stranieri, infatti, la povertà colpisce poco più di 2 famiglie su 5 (il 41,4% contro il 36,1% nel 2022),
tra quelle con stranieri la povertà si attesta al 34,1% (era il 30,7% nel 2022) mentre tra le famiglie con minori di soli italiani il valore è dell’8,2% (era il 7,8% nel 2022).
Le nostre richieste
“Non possiamo accettare che le condizioni materiali creino una frattura così profonda nella nostra società e un inasprimento ulteriore delle diseguaglianze sociali: è indispensabile mettere il tema della povertà minorile al centro del dibattito pubblico e delle attenzioni di Governo e Parlamento, in particolare alla vigilia dell’avvio dell’esame della legge di bilancio”, dichiara Giorgia D’Errico, Direttrice Public Affairs di Save the Children.
Ed è per questo motivo che chiediamo che sia istituito un Fondo per il contrasto della povertà alimentare dei bambini e delle bambine, destinato ai Comuni che utilizzano risorse del proprio bilancio, per consentire l’accesso gratuito al servizio mensa agli studenti della scuola primaria appartenenti a famiglie in condizioni di difficoltà economiche.
È cruciale, inoltre, che i congedi di paternità siano garantiti ed estesi ad almeno 3 mesi, per arrivare poi a 5, come i congedi di maternità, a tutti i lavoratori, non solo dipendenti. Cruciale come l’assegno unico e universale, incrementato ed esteso nella misura del 50% a tutti i minori tra 0 e 3 anni, a prescindere dal numero di figli presenti nel nucleo familiare.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa