Come promuoviamo l'alfabetizzazione nel mondo
Grazie alle donazioni raccolte attraverso il Sostegno a Distanza ci aiuti a sostenere programmi come quello di “Promozione dell’Alfabetizzazione”, nato dall’esigenza di assicurare un’istruzione di qualità ai bambini che vivono nelle zone più povere del mondo.
Per far questo interveniamo sia a scuola che fuori: come prima cosa valutiamo le competenze dei bambini, quando entrano a far parte del programma, per capire come scrivono, leggono, pronunciano le lettere e comprendono le frasi.
Continuiamo in seguito, monitorando con regolarità i loro progressi; formiamo gli insegnanti affinché usino metodi interattivi come giochi, filastrocche o canzoni durante le lezioni per coinvolgere e stimolare il più possibile gli studenti.
In questo modo stiamo contribuendo anche a diminuire il tasso di abbandono scolastico; sensibilizziamo l’intera comunità attraverso i nostri “campi di lettura”, le biblioteche e i gruppi di aiuto reciproco dove grandi e piccini possono accedere a testi ed eserciziari,studiare insieme e creare addirittura nuovi libri utilizzando materiali locali.
Il cambiamento inizia dagli insegnanti Le scuole nelle zone più remote dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa spesso non hanno libri né materiali didattici e l’unico strumento a disposizione in classe è una lavagna. Agli studenti è richiesto di ripetere in modo meccanico quanto insegnato loro, senza un quaderno dove prendere appunti. A volte mancano perfino i banchi e le sedie per tutti… in una stessa aula ci possono essere anche 175 alunni!
Idalina Mauaie è un’insegnante del Mozambico che ha coinvolto le sue classi di prima elementare nel programma di “Promozione dell’Alfabetizzazione”. Fino a qualche tempo fa Idalina spiegava utilizzando solo il libro di testo. Ora invece organizza lavori di gruppo con i bambini, crea dei cartelloni con disegni e schemi e usa giochi e canzoncine per coinvolgere i suoi alunni.
I risultati sono davvero incoraggianti: tutti gli studenti di Idalina oggi sanno leggere e scrivere. Particolarmente importante è il coinvolgimento dei bambini i cui genitori non sanno leggere o scrivere. Lo conferma anche Amy Jo, una consulente per l’educazione di Save the Children che dice:
Un bambino che non ha libri in casa o nessun adulto istruito che possa seguirlo nello studio è svantaggiato nell’apprendimento.
Quando il programma di “Promozione dell’Alfabetizzazione” è partito in Malawi, molti genitori analfabeti erano convinti di non poter essere di supporto ai propri figli.
Ma è stato spiegato loro che potevano comunque avere un ruolo importante nello sviluppo del linguaggio e delle conoscenze dei piccoli, raccontando loro storie o semplicemente sfogliando insieme un libro con le immagini. I membri della comunità che invece sanno scrivere partecipano attivamente alla produzione di veri e propri materiali didattici.
In Mozambico, ad esempio, alcuni genitori hanno realizzato semplici cartoncini con le lettere dell’alfabeto, che i bambini possono usare per comporre parole o frasi durante i “campi di lettura”.