Come fare un lascito: 4 cose da sapere
Un lascito nel testamento è un modo semplice, per aiutare i bambini e le bambine in Italia e nel mondo, donando parte del proprio patrimonio per i nostri progetti di educazione, salute e nutrizione, protezione e contrasto alla povertà.
Come fare un lascito
Alcuni consigli per poter fare un lascito e decidere così di supportarci nella nostra missione: salvare i bambini.
- Innanzitutto bisogna decidere il tipo di testamento. Esistono due tipologie principali di testamento: testamento olografo e pubblico. Il testamento olografo può essere redatto in autonomia. Affinché sia valido, è fondamentale che sia scritto di proprio pugno, che sia datato e firmato. Il testamento pubblico invece necessita della presenza del notaio e di due testimoni. Scopri i diversi tipi di testamento e scarica un esempio.
- È importante utilizzare un linguaggio semplice e redigere un testamento breve e conciso in modo da non creare possibili errori di comprensione.
- Se desideri donare in favore dei bambini in Italia e nel mondo attraverso la nostra Organizzazione la dicitura corretta sarà: Save the Children Italia ONLUS, CF 97227450158.
- Nel caso di testamento olografo, puoi decidere di nominare un esecutore, ovvero colui che porterà a termine la propria volontà. Anche in questo caso le informazioni devono essere precise e includere nome, cognome.
La guida ai lasciti
Per avere maggiori informazioni e tutto ciò che c’è da sapere sui lasciti puoi scaricare la nostra guida gratuita che ti darà tutte le risposte che cerchi.
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Che cosa facciamo con le donazioni attraverso un lascito
Nel 2020 abbiamo raccolto circa 700.000 euro grazie a questa forma di donazione. La maggior parte sono stati destinati ai nostri programmi in Italia e all’estero, dove sono stati utilizzati in special modo per rispondere a quelle emergenze che l’anno 2020 ci ha costretto ad affrontare.
- In Italia sono stati utilizzati per fronteggiare la drammatica situazione che tantissime famiglie e moltissimi bambini vivono quotidianamente in contesti disagiati, acuita dalle emergenze sanitaria ed economica generate dagli effetti del Coronavirus. Abbiamo fornito supporto educativo, sostenendo la didattica a distanza, consegnando tablet e connessioni alle famiglie in difficoltà; garantito un supporto materiale a chi versava in condizioni di particolare indigenza, distribuendo buoni spesa, fornendo prodotti per la prima infanzia, realizzando un accompagnamento di medio periodo per le famiglie. Abbiamo inoltre sostenuto interventi di supporto psicosociale a favore di bambini, famiglie, scuole, in quelle aree maggiormente colpite dall’emergenza.
- Nel mondo abbiamo per esempio sostenuto il progetto per la tutela delle pari opportunità e per il contrasto alla povertà educativa in Nepal, Paese anch’esso colpito duramente dall’emergenza Covid. Si tratta di un programma triennale che abbiamo avviato nel 2019 denominato “Abasar”, che in nepalese significa “opportunità”, proprio per sottolineare le pari opportunità che intendiamo estendere alle bambine e alle adolescenti delle famiglie più vulnerabili. È un progetto molto ampio che prevede sia la realizzazione di nuove strutture scolastiche, che la ristrutturazione di alcune già in essere, nonché un piano di training rivolto ad insegnanti, attività di sensibilizzazione per le famiglie e introduzione alle tecniche di generazioni di reddito per ragazzi e ragazze adolescenti. All’interno di questo ampio quadro, grazie ai fondi che derivano dai lasciti testamentari abbiamo potuto costruire la nuova scuola materna “Birendra” a Chhedagad nel distretto di Jajarkot, Nepal, una scuola materno infantile e garantire la ristrutturazione di altre. Abbiamo così garantito l’accesso all’istruzione, grazie alla nuova scuola, a 52 bambini e bambine insieme a moltissime attività di training e sensibilizzazione per famiglie e insegnanti.
Per salvare la speranza di un futuro migliore: la testimonianza di Domenico
“La pandemia ci ha destabilizzato, da un momento all’altro le nostre vite hanno subìto uno sconvolgimento senza precedenti e credo che a pagarne le conseguenze, come spesso accade, siano proprio i bambini. Io ho superato i sessant’anni, sono in pensione, senza figli e mi sono posto alcune domande: come sarà il futuro dei bimbi deboli e indifesi? Quale mondo troveranno dopo di noi?
Così, ho voluto mettere nero su bianco, concretizzare le mie riflessioni e sostenere chi davvero versa in gravi difficoltà. Dopo aver reperito le informazioni necessarie su internet, ho deciso di nominare Save the Children nel testamento devolvendo parte dei miei beni. Sono felice di poter garantire, con la mia donazione, un domani migliore a tanti bambini.” Domenico, donatore lasciti.
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