Allarme carestia in Somalia: 1 bambino su 5 a rischio
Secondo le informazioni attualmente disponibili, le comunità agricole e gli sfollati in tre aree della regione di Bay, nel sud-ovest della Somalia, compresi idistretti di Baidoa e Burhakaba, potrebbero andare incontro ad una pesante carestia tra ottobre e dicembre. Nella regione di Bay tra novembre e dicembre sarà fornita assistenza. Purtroppo, questa si presenterà minima, a causa dei limiti di finanziamento. In quest’area, durante l’ultima carestia nel 2011, erano state 260.000 le vittime, la metà delle quali di età inferiore ai 5 anni.
Le vite di bambini a rischio in tutta la Somalia
Dall'inizio del 2021, la siccità ha costretto circa 260.000 persone nella Bay Region ad abbandonare le loro fattorie e a trasferirsi campi sfollati in cerca di cibo e aiuti. A luglio, i livelli di malnutrizione acuta tra i bambini sotto i cinque anni avevano raggiunto il 24,9% tra le popolazioni rurali e il 28,6% tra i nuovi sfollati.
Tutto questo rende evidente una sola cosa: i bambini e le bambine nelle zone più colpite della Somalia stanno morendo, ora, a causa della fame, della malnutrizione o di malattie da esse provocate. La malnutrizione rende i bambini, in particolare i neonati, molto più suscettibili a malattie e disturbi come dissenteria, diarrea, colera, malaria e polmonite.
Senza cibo nutriente a sufficienza o senza la capacità di assorbire le giuste sostanze nutritive a causa delle malattie, i bambini e le bambine sotto i cinque anni sono ad alto rischio di malnutrizione acuta che può portare alla morte o, se il bambino sopravvive, può causare un arresto della crescita e ostacolare lo sviluppo mentale e fisico a lungo termine.
Gli allarmi ignorati
Per mesi, la nostra Organizzazione ha avvertito sulle possibili ripercussioni della carestia, tra le quali il sovraffollamento degli ospedali a causa di un'ondata di bambini gravemente malnutriti, con letti pieni e reparti al limite della sopportazione. Nel frattempo la siccità in Africa orientale decimava la capacità delle persone di allevare il bestiame o di coltivare i campi e la guerra in Ucraina ha fatto impennare i prezzi dei generi alimentari, rendendo i prodotti di base inaccessibili per molti Paesi che dipendono dai cereali importati.
"Siamo arrivati troppo tardi per quei bambini e quegli adulti che hanno già perso la vita per fame, morti tragiche, evitabili e strazianti. Esse non solo rappresentano una catastrofe per le loro famiglie, ma dimostrano nel modo più brutale la crescente apatia globale nei confronti delle vittime della crisi climatica. Li piangiamo e proviamo rabbia per quanto accaduto”, ha dichiarato Mohamud Mohamed Hassan, Direttore di Save the Children per la Somalia.
Anche se l’aumento dell'assistenza umanitaria dall'inizio del 2022 ha indubbiamente salvato molte vite, inizialmente l’allerta è stata ampiamente ignorata. Queste attività non hanno ancora raggiunto il livello necessario e servono 1,5 miliardi di dollari per dare ai bambini e alle bambine vulnerabili e alle loro famiglie il cibo, l'assistenza sanitaria, l'istruzione e l'acqua di cui hanno bisogno per sopravvivere.
Cosa stiamo facendo
Sul territorio, rappresentiamo i leader a livello nazionale e internazionale nella programmazione umanitaria e di sviluppo nei settori della salute, della nutrizione, dell'istruzione, della protezione dell'infanzia e della governance dei diritti dei minori.
Quest'anno, abbiamo raggiunto più di 24.000 persone attraverso la distribuzione di denaro e ha curato più di 50.000 bambini per la malnutrizione. Attualmente stiamo fornendo acqua a più di 25.000 famiglie e denaro a quasi 11.000 famiglie nelle aree più colpite. Siamo in Somalia dal 1951.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.