Aiutare i bambini di oggi significa sperare nel futuro di tutti
Pubblichiamo oggi il bellissimo contributo dello scrittore Andrea Camilleri nell'ambito della campagna "Illuminiamo il futuro" per il contrasto alla povertà educativa in Italia.
Punti Luce. Talento.
Oggi a cosa penserebbero i più nel sentire queste parole?
Si scatenerebbe la gara di chi pronuncia i nomi di format televisivi atti a sfornare la stella del momento, una stella gigante che in una tasca ha il successo, nell’altra la propria fine. Il successo, lo hanno già detto, è un participio passato. È stato nel momento in cui si presenta. I tempi lenti della natura insegnano che la pazienza si pone a fondamento di un ottimo prodotto per gli occhi, per la gola, per i nostri sensi che hanno bisogno di tempo per affinarsi, per imparare a riconoscere la bellezza.
Il tempo. Non è vero che fugge.
Metti un punto, per chiudere con il passato. Mettine un altro per dare vita a qualcosa di profondamente innovativo, potente ed esplosivo, nei tempi lunghi. Luminoso. Luminosissimo.
Un punto luce. I più penserebbero ai gioielli o al modo migliore per illuminare col trucco un viso. Save the Children direbbe di fare attenzione ché i loro “punti luce” hanno ben altra valenza. Sono una matita ben temperata che lascia segni minuscoli, che potrebbero sembrare quasi invisibili, in periferie di città, sulla carta d’Italia. Ma il punto a ben vedere è un centro da cui tutto può avere origine, o può ripartire.
Come un rabdomante con le sue forze speciali individua le sorgenti sotterranee, percepisce prima degli altri, possiede la virtù dell’ascolto e con un semplice strumento, una forcella di legno, segna il punto preciso sulla terra, da cui zampillerà vivo, fluente, forte un corso d’acqua che farà gioire chi di esso potrà godere, allo stesso modo Save the Children si muove su territori apparentemente deserti presentendone le infinite potenzialità e ne scopre i tesori che renderanno migliori le vite degli abitanti di quei luoghi.
I tesori sono i bimbi, i loro infiniti talenti. Save the Children in Italia vuole combattere la povertà educativa. Attraverso lo sviluppo di potenzialità, di predisposizioni, di talenti dei bambini che vivono in famiglie soggette a povertà economica si vuol dare al tempo che verrà un bell’insegnamento: perché un bimbo di oggi diventi domani un uomo forte, sano, equilibrato, fiducioso occorre che accanto al nutrimento materiale si badi a quello della sua personalità, della sua natura.
Se dai a qualcuno da mangiare senza insegnargli a cucinare, dove trovare il cibo, come crearlo; se dici a qualcuno di imparare una poesia a memoria senza spiegargli la fatica del poeta dietro un verso giusto e onesto; se uno ti parla e tu lo guardi e lo senti senza ascoltarlo assorto nei tuoi pensieri, assolto dal pensiero dell’altro perché concentrato completamente su te stesso e sui tuoi guai, allora nessuno domani ti offrirà da mangiare una pietanza gustosa, scriverà una poesia che ti farà commuovere, ti soccorrerà quando la solitudine ti darà profonda “accupa”, che in siciliano vuol dire malinconia.
Aiutare i bimbi di oggi ad uscire da situazioni problematiche, per gettarsi in un punto di luce con fiducia negli altri e nella scoperta di sé, significa sperare nel futuro di tutti. Ed io, a novantuno anni, ogni giorno spero di continuare a scrivere anche domani, perché quello che è riconosciuto come il mio talento è per me motivo di vita. Save the Children offre motivi di vita.
Bisogna esserle grati.
Andrea Camilleri